Madonna con Santi Francescani (Pala dei francescani)
Come ricorda il suo unico biografo, Lione Pascoli, manifestò talento e passione precoci per l'ambito delle arti figurative e ricevette la prima formazione artistica a Roma, presso la bottega del Guercino. Presi i voti, cessò l'attività pittorica per diversi anni, per poi perfezionare la propria formazione presso la bottega forlivese di Carlo Cignani, insieme al quale fu attivo nella decorazione di Palazzo Albicini. Questa pala d'altare, raffigura la Vergine in trono con il Bambino, attorniata da santi e beati legati all'ordine francescano, tra cui si riconoscono Sant'Antonio da Padova, San Francesco, e Pasquale Bylon reggente l'ostensorio, sulla cui esecuzione Viroli rilevava un tono “tipicamente bolognese” (Viroli, 1991; Gori, 2001). Commissionata in ambito francescano, questa tela è con grande probabilità una prova tarda del Pronti, nella quale si conservano sia la vicinanza al naturalismo del Guercino (nella composizione e nei dettagli, come il volto emaciato del San Francesco), sia uno sguardo maturo al dolce classicismo di Carlo Cignani (si guardi il Sant'Antonio da Padova) (Viroli, 1991; Gori, 2001). I toni grigi e terrosi che caratterizzano la scala cromatica potrebbero essere interpretabili quale richiamo al “programmatico amore per la povertà e l’umiltà” del movimento francescano (Viroli, 1991)."