Cristo alla colonna con la Vergine, San Giovanni Evangelista e la committenza
Non si hanno notizie certe sulla provenienza, anche se Foschi lo indica tra le opere trasportate dalla cattedrale di Cervia Vecchia, presso la quale decorava l’altare del SS. Sacramento (Foschi, 1977). Più recentemente, alcuni studiosi hanno citato tra i possibili autori del dipinto il nome di Ernst Van Schayck (1567-1626/1631), pittore originario di Utrecht, che però risulta essere scomparso nel 1573 (Viroli, 1991; Gori 2001). Il professor Giordano Viroli, in occasione della ricognizione attorno alle pale d’altare presenti negli edifici di culto della provincia di Ravenna, eseguita tra gli ultimi anni Ottanta e i primissimi anni Novanta, per conto della Soprintendenza diretta dal grande Andrea Emiliani, rilevava una notevole qualità per quanto concerne la composizione e la resa delle figure, oltre a evidenti “spunti nordici” (Viroli, 1991).
La tela riporta la seguente scritta: “HAS EGO CRVDELES HOMO/ PRO TE PERFERO PLAGAS/ ATQ MEO MORBOS SANGVINE/ CURO TVOS/ VVLNERIBVS MEIS TVA/ VVLNERA MORTEQ MORTEM/ TOLO DEVS PRO TE PLASMATE/ FACTVS HOMO/ TVQ INGRATE MIHI/ PVNGI MEA STIGMATA CVLPIS/ SAEPE TVIS NOXA VAPVLO/ SAEPE TVA/ SAT FVERIT METANTA/ OLIM TORMENTA SVB HOSTE/ IVDAEO PASSVM/ NVNC SIT AMICE QVIES/ MDLXXVIII/ PROPTIVS ESTO/ MIHI PECCATORI”. "