Edifici, Edifici storici, Monumento, Museo
Caselli di Controllo del Sale
Erano le postazioni di controllo delle saline, sia sulla produzione sia sul commercio del prezioso oro bianco, che oltre a essere un bene di primaria importanza per la conservazione dei cibi, era merce di scambio di alto valore. All’interno delle saline era diffuso il contrabbando, tanto che spesso i preposti venivano attaccati da briganti e ladri. Nel passato i “caselli” erano 13, dislocati nel perimetro dei bacini salanti. Dei 13 caselli originari, ne restano 5: il casello Ravenna, visibile dalla Statale Adriatica; il casello Madonna del Pino, nei pressi del Santuario omonimo; il casello Cesena, a Villa Inferno; il casello del Diavolo, a sud del Centro Visite saline; il Casello Bova (nei pressi del Centro visite), nel quale è collocata anche l’idrovora, per il controllo del livello delle acque.